Zéro Macho
https://fr-fr.facebook.com/pages/Z%C3%A9roMacho/147617508668439
Nel mese di marzo, la Commissione Affari Istituzionali
della Regione Lombardia ha approvato a maggioranza, con il voto determinante
del Movimento Cinque Stelle, la proposta avanzata da Lega, Lista Maroni, Forza
Italia e Partito dei Pensionati, di indire una consultazione popolare per
l'abrogazione parziale della legge Merlin. La riapertura delle case chiuse è
un cavallo di battaglia del
Carroccio che ora punta ad ottenere il referendum abrogativo attraverso la richiesta di cinque consigli
regionali. Nella malaugurata ipotesi che
si giungesse all'approvazione di un simile referendum, si creerebbe una
situazione disastrosa per le donne prostituite e non si riuscirebbe neppure a
conseguire il fine perseguito ufficialmente dalla Lega: quello di eliminare la
prostituzione di strada per ragioni di "decoro" e di "ordine
pubblico", ragioni da respingere con assoluta fermezza. Lo dimostra questa
raccolta di brani e di "prove" dell'associazione Zéro Macho,
un'organizzazione francese di uomini pro-femministi sostenitori
dell'abolizionismo. Mi piacerebbe che vi soffermaste a leggere con particolare
attenzione le testimonianze delle sopravvissute alla prostituzione che hanno
operato nei bordelli e che ci informano di quanto sia insicuro l'esercizio
della prostituzione indoor (al chiuso) e di come, in questi locali, l'intensità
dello sfruttamento possa raggiungere livelli intollerabili. Vorrei inoltre che
poneste attenzione al dato sugli omicidi di donne prostituite nei Paesi Bassi: una cifra davvero clamorosa, soprattutto se
raffrontata a quella della Svezia. La questione andrebbe meglio approfondita,
ma quel che è certo è che il dato riportato è eclatante.
1. Le case chiuse
non eliminano la prostituzione di
strada. Al contrario: là dove esistono i bordelli, la prostituzione di strada
esplode e proliferano gli spazi dove viene esercitata illegalmente.
Spagna: A La
Jonquera, l'apertura delle case chiuse si è tradotta in un'esplosione della
prostituzione di strada pure illegale in certe località. "Esse [le prostitute] sono assoggettate a potenti reti di
prosseneti. Queste reti si disputano, talvolta con violenza, le migliori
postazioni. Le rotonde, dove le auto sono obbligate a rallentare, sono le più
ricercate. Ogni rotonda "appartiene" a una rete".
[L'indépendant, 13/10/2012] [..]
Svizzera: Nel
1999 il quotidiano di Zurigo: Blick ha scritto che la Svizzera aveva la più
alta densità di case chiuse d'Europa. Malgrado ciò " i lupanari illegali si sono moltiplicati come funghi [...] Sappiamo in
realtà che queste donne sono sempre accompagnate da un protettore che si fa
passare per un amico o un parente e che amministra tutti i loro guadagni"
(Suisseinfo, "Une nuit au bordel",
27 novembre 2012) http://www.swissinfo.ch/fre/societe/Une_nuit_au_bordel.html?cid=33993026
E la prostituzione di strada
esplode, anche là dove non è autorizzata. Così, a Ginevra c'erano 800 persone
prostituite nel 2004 e 4140 nel 2011 senza contare le donne senza permesso di
soggiorno. "Siamo in un quartiere senza
legge. Con tutti quei trafficanti, tutte quelle risse ed aggressioni, i clienti
hanno paura!" esclama Marina
che non vuole più lavorare di notte. Troppa insicurezza. Troppi rischi. "Certe sere sembra di essere nel dipartimento
della Seine-Saint-Denis [ n.d.t. letteralmente nel 93: il codice postale di
questo dipartimento della Francia, caratterizzato da un elevato tasso di
criminalità e di violenza http://fr.wikipedia.org/wiki/Seine-Saint-Denis#S.C3.A9curit.C3.A9_et_d.C3.A9linquance],
prosegue Jérôme, proprietario del sex center di via Charles-Cusin [Le Matin,
"C'est la crise chez les prostituées", 3-4-2012] http://www.lematin.ch/suisse/c-crise-prostituees/story/17496367
Paesi Bassi: Nel
2010, il "RIEC Noord-Holland", organo di governo incaricato della
prevenzione della criminalità, ha
rivelato in uno studio che solo il 17% degli annunci pubblicitari riguardanti
la prostituzione pubblicati sui quotidiani e su Internet facevano riferimento a
un locale del settore legale dell'industria del sesso.
http://www.hetccv.nl/binaries/content/assets/ccv/instrumenten/prostitutiebeleid/noord-holland_methodiek_inzicht_prostitutiebranche.pdf
Germania: In
alcune città tedesche, la prostituzione in strada è diventata così massiccia,
che sono stati creati appositi segnali stradali. In altre città (Bonn...) sono
stati installati dei parcometri per peripatetiche.
Francoforte: proliferano i
luoghi dove la prostituzione viene esercitata illegalmente a fianco dei locali
legali. Un poliziotto di Francoforte osserva che se nel più grande bordello del
quartiere rosso della città si prostituiscono 140 persone, più di 500 si
prostituiscono nelle vie del quartiere della stazione (Deustche Welle).
Monaco: nel 2001, c'erano
1226 prostitute nella capitale bavarese, il 75% delle quali tedesche. Nel
2011 sono 2881, solo il 25% delle quali
tedesche.
Augusta: "Nel corso del 2012, la prostituzione di
strada è drammaticamente cambiata. Tutto ad un tratto sono giunte in misura
massiccia donne dell'Europa dell'Est, dell'Ungheria, della Romania e della
Bulgaria. E non arrivavano sole....si vedevano chiaramente i loro prosseneti e
i loro trafficanti. Le strade sono state invase da bande di magnaccia che si
facevano fuori reciprocamente. Si sono avuti casi atroci di estorsioni,
rapimenti e casi di tratta. [..] Parecchie
donne hanno infine testimoniato che
questi uomini le sfruttavano ricorrendo alla forza. Ma queste donne hanno
testimoniato solo dopo che i loro prosseneti sono finiti dietro le sbarre.
Prima di allora, erano terrorizzate...Il 90% di queste donne non ha scelto
liberamente la prostituzione. Vi sono state costrette in diversi modi. Circa
l'80% di queste donne sono straniere, originarie soprattutto degli Stati dell'Est
e della Romania" (Helmut Sporer, commissario generale della polizia
criminale, Augusta) http://ressourcesprostitution.wordpress.com/2014/02/12/56/
Australia: A Victoria,
i bordelli illegali (400) sono quattro volte più numerosi di quelli legali.
2. La maggior parte dei bordelli sono luoghi violenti, di
traffici e di tratta e non offrono alcuna sicurezza. La maggior parte delle
prostitute sono assoggettate ai magnaccia.
Paesi Bassi: Dal 50% al
90% delle persone prostituite subiscono forme di coercizione (KLPD - Dienst Nationale Recherche, Politie, Korps
landelijke politiediensten, Schone Schijn (Salvare le apparenze), 2008, p.13-15). "I piccoli criminali del luogo cedono il posto ad organizzazioni
criminali solide coinvolte nella tratta degli esseri umani, nel traffico di
droga, negli omicidi e in altri crimini" (Job Cohen, sindaco di
Amsterdam dal 2001 al 2010. Intervista rilasciata al New York Times). Nel 2011,
il vicesindaco di Amsterdam: Lodewijk Asscher dichiarò che la depenalizzazione dello
sfruttamento della prostituzione era un "errore nazionale" e che il
governo era stato "terribilmente ingenuo". "Ci siamo resi conto che la situazione è peggiorata. La legalizzazione è
servita soltanto ad occultare la tratta degli esseri umani" (Marijke
Jansen-Shahsavai, consigliere municipale). http://www.tageblatt.lu/nachrichten/story/12965920
Il poliziotto Henk Werson
afferma che le persone prostituite, anche se atrocemente sfruttate e picchiate
dal loro magnaccia, (come hanno rivelato le intercettazioni telefoniche e le
sue dirette constatazioni ),
testimoniano assai difficilmente contro di loro, perché le vittime si trovano
avvolte in una trama di dipendenze, di sfruttamenti e di minacce. (Le traumatisme des victimes
de trafic humain aux Pays Bas http://www.rnw.nl/afrique/article/le-traumatisme-des-victimes-de-trafic-humain-aux-pays-bas)
Aggiungo a queste
informazioni di Zéro Macho il fatto che ogni anno vengono riciclati nei Paesi
Bassi 18,5 miliardi di Euro. Il 10% di questo denaro deriva dal gioco d'azzardo
e dallo sfruttamento della prostituzione. [Gemeente Amsterdam, Ministerie van
Veiligheid en Justitie, Projectgroep Emergo, De gezamenlijke aanpak van de zware ( georganiseerde) misdaad in het
hart van Amsterdam, cit., p.68.] Più della metà dei coffee shop e delle
vetrine dove si esercita la prostituzione ad Amsterdam è risultato essere di
proprietà di bande criminali organizzate e di gruppi mafiosi provenienti, oltre
che dall'Olanda, da Stati dell'Europa orientale, in particolare dalla Bulgaria
e dall'Ucraina. E' per questo motivo che le autorità comunali hanno deciso di
procedere alla chiusura di 200 dei 480 bordelli con vista su strada della città
[http://www.digitaljournal.com/article/265520;
http://www.telegraph.co.uk/travel/travelnews/8961513/Amsterdam-an-end-to-the-red-light-district.html]
Germania: Hohmann,
commissario e direttore del servizio d'inchiesta sulla prostituzione a
Stoccarda da 14 anni: "Dal 95% al
97% delle persone prostituite in Germania hanno un magnaccia. Sono vittime, ma
non testimoniano. Ogni volta che una donna esce con un occhio nero, vi spiega:
"Non è un magnaccia, è un mio amico! Gli offro i miei soldi con
piacere!". La legge sulla prostituzione presenta anche un errore decisivo
di costruzione. E' una follia, è
negazione totale della realtà. Qui abbiamo a che fare soprattutto con
donne impaurite e subordinate ai magnaccia" http://caloupile.blogspot.it/2012/01/les-proxenetes-sont-comme-coq-en-pate.html
Christian Zahel, capo dell'ufficio sulla criminalità organizzata del
Land della Bassa Sassonia dichiara: "9
su 10 sono costrette a prostituirsi" http://www.massimolizzi.it/search?q=germania+bordello+d%27europa&searchsubmit=
Detlev Ubben, Commissario
capo di Amburgo: "Il 95% delle
prostitute tedesche non lo sono per libera scelta" http://www.emma.de/artikel/hamburger-kommissar-95-prozent-sind-opfer-263727
Spagna: Dal
rapporto del 2014 del Parlamento Europeo "Sexual exploitation and prostitution..." , pp.47-52: "Secondo le autorità, il fenomeno della
tratta a fini di sfruttamento sessuale in Spagna è chiaramente legato alla
prostituzione. Si stima che il 90% delle donne prostituite in Spagna
potrebbe essere sotto il giogo di reti
criminali organizzate. Tra il 2010 e il 2012, almeno 20 prostitute sono state
assassinate in Spagna, nella maggior parte dei casi, con una brutalità estrema.
Questa cifra rappresenta il 5,6% dei femminicidi commessi nel corso di questo
periodo. In 14 casi gli autori erano
clienti" http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/etudes/join/2014/493040/IPOL-FEMM_ET(2014)493040_EN.pdf
"Quindici anni fa le prostitute erano quasi tutte spagnole. Non ce n'è
quasi più una. Le ragazze sono soprattutto romene, bulgare, russe, ucraine,
brasiliane, nigeriane, nella maggior parte dei casi condotte qua da gruppi
mafiosi coinvolti nella tratta degli
esseri umani" riassume il poliziotto. "La regolamentazione dei clubs, infatti, va a profitto soprattutto
dei magnaccia diventati imprenditori", ritiene il sociologo francese
Dominique Sistach, che ha studiato il caso catalano di prostituzione di massa.
Per lui "la deriva mafiosa salta
agli occhi nella regione, in primo luogo per la visibilità del traffico di
stupefacenti e gli arresti dei capi della mafia, russi o italiani, arrivati qua
non per profittare degli effetti dei raggi UV, ma per riciclare il denaro
sporco" [La Depèche, 27/11/2013 http://www.ladepeche.fr/article/2013/11/27/1761979-a-la-junquera-on-raille-le-projet-de-loi.html]
"A La Jonquera nel dicembre
2012 è stato lanciato dell'esplosivo
contro un bordello per un regolamento di conti tra gruppi mafiosi. Poi il 23
dicembre cinque uomini armati e con il
passamontagna hanno piazzato un'autobomba davanti al locale: conteneva un chilo di tritolo e due bombole
del gas. Il sindaco vorrebbe chiudere i bordelli, ma è impossibile, in quanto
la prostituzione è legale" (Le Parisien, 6-1-2013) http://www.leparisien.fr/faits-divers/video-la-jonquera-rififi-autour-d-une-maison-close-en-catalogne-06-01-2013-2457529.php
"Più di 200 minorenni romene erano state attratte
in Spagna dalla promessa di fare le baby
sitter o di accudire gli anziani. Ma dopo il loro arrivo a La Jonquera, i
magnaccia le hanno costrette a prostituirsi nei mega-bordelli. I magnaccia
"le minacciavano, le picchiavano e le stupravano in continuazione,
mantenendole in uno stato di semi-schiavitù e obbligandole a lavorare 13-14 ore
al giorno". Gli inquirenti hanno
scoperto 101.290 euro, un fucile, una pistola, munizioni e diversi coltelli. http://www.franceinfo.fr/faits-divers/un-reseau-de-proxenetes-demanteles-a-la-frontiere-espagnole-899039-2013-02-21
http://www.lindependant.fr/2013/02/21/215-jeunes-prostituees-roumaines-travaillaient-en-esclaves-au-dallas,1729517.php
Francia: Ben
prima della legge Marthe Richard del
1946 sulla soppressione delle case chiuse, negli anni Venti comuni come quello
di Colmar, di Strasburgo, di Nancy... avevano fermato di propria iniziativa
l'attività delle case chiuse perché esse erano il ritrovo del crimine
organizzato, il luogo ove si svolgevano traffici di ogni genere. Erano spazi
dove regnava la violenza e l'insicurezza e luoghi che alimentavano la tratta.
3 Gli omicidi delle persone prostituite
sono aumentati dopo la legalizzazione dei bordelli nei Paesi Bassi
Dal 1998 al 2013 si sono avuti 127 omicidi di persone
prostituite nei Paesi Bassi, mentre tra il 1992 e il 2004 si sono avute 50
persone prostituite assassinate. ( I periodi 1992/2004 e 1998/2013 si
accavallano e non sono identici, ma tenuto conto dell'enorme differenza di
omicidi, questi dati dimostrano che la mortalità delle persone prostituite è
aumentata nei Paesi Bassi dopo la legalizzazione dei bordelli nel 2000).
In confronto, in Svezia dal
1998 al 2013 si è avuto un solo omicidio di una persona prostituita [n.d.t.
uccisa dall'ex coniuge e non da un cliente o da un magnaccia]
Fonte : Irlanda del Nord : Rapporto
Ufficiale (Hansard), Sessione: 2013/2014, Data: Giovedì, 09 January 2014.
Commissione giustizia : Tratta e sfruttamento della prostituzione, Mr Wells, pagina 5 del rapporto:
"Lei ha giustamente ricordato la tragedia di Petite Jasmine. [n.d.t uccisa dall'ex coniuge,
non da un cliente o da un magnaccia] Questo è un caso molto triste. Ne siamo
consapevoli. E' successo in Svezia e dal 1998 è l'unico caso di prostituta
uccisa nel Paese. In Olanda, nello stesso periodo - come certamente Lei sa la
prostituzione in Olanda è stata legalizzata e regolamentata - ci sono stati 127
omicidi di prostitute. Date queste statistiche, perché mai le prostitute
dovrebbero considerarsi più protette, se la prostituzione venisse
legalizzata?" http://www.niassembly.gov.uk/Documents/Official-Reports/Justice/2013-2014/140109_HumanTraffickingetcBill(InternationalUnionofSexWorkers).pdf
"Dal 1992 al 2004 si sono avuti 50 omicidi di
donne prostituite nei Paesi Bassi"
[Richard Poulin, sociologo canadese http://www.ledevoir.com/societe/actualites-en-societe/297396/decriminalisation-de-la-prostitution-un-choix-social-et-non-individuel]
4. La condizione delle persone
prostituite è peggiorata nei bordelli
La ricerca di Daalder
commissionata dal Ministero della Giustizia rivela che:
- "non si sono avuti
miglioramenti della condizione delle prostitute",
- "il benessere
psicologico delle prostitute è diminuito rispetto al 2001",
- "è aumentato l'uso di
sedativi".
Le richieste di uscita dalla
prostituzione sono numerose, ma solo il 6% dei comuni propone progetti di
supporto di tale domanda.
Daalder, A. L. (2007).
Prostitution in The Netherlands since the lifting of the brothel ban [English
version]. The Hague : WODC / Boom Juridische Uitgevers.
Germania: L'assistente sociale
Weppert rende questa testimonianza: "Le
condizioni di lavoro delle donne prostituite sono peggiorate negli ultimi anni:
in genere esse sono obbligate a praticare molti più rapporti sessuali in
condizioni più rischiose (spesso senza preservativo) e per un compenso
inferiore a quello di dieci anni fa" [Dossier di Der Spiegel, http://consumabili.blogspot.it/2013/07/la-germania-e-i-diritti-dei-magnaccia.html]
5. Testimonianze
sulle case chiuse
"Quando ho rifiutato [le richieste dei
clienti] sono stata stuprata e picchiata [...] Molte persone e organizzazioni
vogliono farvi credere che la legalizzazione della prostituzione apporterà
miglioramenti alla condizione delle donne nel mercato del sesso. Sono stata nei
bordelli legali ed illegali del Nevada, ho visto quel che vi succede e vi ho
perso delle amiche. Legalizzare la prostituzione non fermerà la violenza
esercitata nei confronti delle donne nell'industria del sesso" Chong
Kim, sopravvissuta alla prostituzione
"Ho lavorato nei bordelli legali di
Edimburgo. C'era il traffico di eroina, il proprietario era brutale, un
demonio, insisteva perché non si usasse il preservativo con certi suoi clienti.
Se non lo facevi, eri cacciata" Fiona Broadfoot, sopravvissuta
alla prostituzione. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=GsUo_RYR-nY
" Sarebbe come lasciare la porta
aperta a tutte le porcherie e a tutti i traffici. Si lasciano le ragazze in
stato di reclusione fisica e psicologica: hanno
ancora meno contatti con il mondo esterno e con le associazioni" assicura l'ex prostituta. "Sul marciapiede, sei tu a scegliere i
clienti. Non nei bordelli. Nel bar dove lavoravo in Belgio, ho visto ragazze
distrutte dopo l'uscita del cliente"
http://www.prostitutionetsociete.fr/temoignages/roselyne-dix-ans-de-trottoir?lang=fr
"Le case chiuse? La soluzione
peggiore : un vero e proprio macello in un posto chiuso. E alimenta lo
sfruttamento della prostituzione" dice Ulla, la pasionaria
della rivolta di Lione del 1975. http://8mars.info/ulla
"Vorreste contenere la prostituzione nei bordelli
legali e nelle agenzie di escort controllate, occultando il fatto che dietro le porte chiuse i clienti dispongono di più tempo e di
maggiore intimità per essere violenti e che la grande maggioranza delle prostitute
sono assassinate negli spazi chiusi e non all'esterno. Noi denunciamo ad alta voce questi pericoli
quotidiani e continuano ad ignorarci" Rebecca Mott sopravvissuta alla
prostituzione e scrittrice http://www.sisyphe.org/spip.php?article4090
"Se una donna viene picchiata, è molto
improbabile che ciò accada all'esterno e soprattutto sotto gli sguardi altrui.
No, le donne sono picchiate negli spazi
chiusi, in posti che dovrebbero essere sicuri.
Mi si spezza il cuore e mi viene voglia
di urlare a pieni polmoni se penso che un numero sempre crescente di
organizzazioni sostiene che il modo migliore di "aiutare" le donne
prostituite consista nella legalizzazione dei bordelli e degli altri modelli di
prostituzione al chiuso. Questa posizione è così ingenua e pericolosa!"
"La maggior parte delle donne e
delle ragazze prostituite che sono state assassinate sono morte dietro porte
chiuse. Sono ammazzate a casa del cliente, sono ammazzate negli hotel, sono
ammazzate al piano superiore dei clubs.
Le donne e le ragazze che sono
prostituite negli spazi chiusi vivono con il rischio reale di essere
assassinate o di scomparire, come è accaduto a tante prostitute.
Merda, non c'è discriminazione! Si
corrono tanti rischi di essere
assassinate o di sparire sui marciapiedi
quanti se ne corrono negli spazi chiusi. [..] Rebecca Mott,
sopravvissuta alla prostituzione.
"Si creerà un sistema industriale
di sfruttamento della prostituzione
cui le prostitute difficilmente
riusciranno a sfuggire" "Nel 1946 le case chiuse erano luoghi di
diffusione delle malattie. [..] Ho
vissuto l'epoca delle case chiuse: una cosa veramente spaventosa. Sono
prigioni. Dovete avere continui rapporti sessuali. Non c'è nient'altro" (Inchiesta sulla
prostituzione a Parigi- Archivio INA, 17-6-1990 Telegiornale) Si tratta di un
reportage che mostra la reazione delle prostitute alla dichiarazione dell'ex
Ministra della salute del governo
Sarkozy Michèle Barzach, che aveva proposto di riaprire le case chiuse per
lottare contro l'Aids. http://www.youtube.com/watch?v=-No5JtkkhTo
"Per me è ancora più pericoloso che in strada. In
auto, se urlate, qualcuno può sentirvi. Ma in un bordello siete chiuse in una
stanza, non c'è una videocamera e non è consentito al padrone intervenire.
Siete sole. Ad ogni modo, il padrone non dirà nulla per non rovinare la
reputazione del locale. Conta solo il business"http://www.prostitutionetsociete.fr/temoignages/fiona-1-2-le-mec-paye-il-fait-ce
"Quel bar [dove si pratica la
prostituzione] impiega personale senza permesso di soggiorno, in quell'altro
circola eroina...Bisogna far finta di non vedere niente, di non capire quel che
sta acca dendo. Non bisogna mai aprir bocca. Se vedete il padrone offrire cocaina
alle ragazze per riuscire a farcela, dovete far finta di non aver visto niente.
Se vedete una ragazza in stato comatoso, una ragazza drogata o che non riesce a
svegliarsi, vi conviene fuggire anziché
restarle a fianco" http://www.prostitutionetsociete.fr/temoignages/fiona-2-2-dans-le-mili
Testimonianza
di Jaime. Prostituzione nei bordelli legali del Nevada
Regola
1: Tutte le ragazze sono disponibili 24 ore
su 24 e sette giorni su sette.
Regola
4: Non siete autorizzate ad abbandonare la
stanza dove lavorate.
Regola
7: Siete autorizzate soltanto a fare una
telefonata di due minuti alla settimana e non siete autorizzate a riceverne.
Regola
2: Il solo rapporto che potete rifiutare è
quello anale.
Quando avevate un cliente, eravate
obbligate a fare tutto ciò che voleva. Una volta sole nella stanza con il
vostro cliente, non avevate alcuno strumento di difesa contro di lui. A più
riprese, diverse ragazze furono brutalmente picchiate e stuprate dai clienti,
ma poiché questi pagavano, il proprietario della casa chiusa fece finta di
niente.
Era assolutamente vietato usare i
preservativi, a meno che lo chiedesse il cliente.
Non era ammessa alcuna giustificazione
che consentisse di non "lavorare". Un giorno ero molto malata, avevo
la febbre, un'infezione vaginale e lesioni alla vagina per eccessiva attività
sessuale. La padrona disse che la mia bocca era sana e che avrei lavorato con i
clienti che volevano una fellatio. http://membres.multimania.fr/survivantes/Jayme.htm
"In realtà, si lavora 24 ore al
giorno. Disponibili a tutte le ore del giorno e della notte [...] Se arriva un
cliente alle tre del mattino, bisogna andarci. Il denaro non lo vedevo nemmeno.
Ti passano qualche vestito e i prodotti igienici, che vengono decurtati dal
guadagno. Il denaro non l'ho neppure toccato. Non si esce mai.
"Avendole provate, posso dire che le case
chiuse non costituiscono una soluzione al problema dello sfruttamento della
prostituzione. Ho lavorato in una casa chiusa a Lussemburgo e in una a
Stoccarda. Sono luoghi in cui i magnaccia sono al riparo dalla possibilità di
essere arrestati. E le ragazze lavorano ininterrottamente, tutti i giorni, dalle 8 del mattino alle 4 del mattino seguente.
Non hanno il diritto di uscire o possono farlo solo se accompagnate dal
tenutario o dalla tenutaria" (Ulla, http://www.brain-magazine.fr/article/reportages/77-Paroles-de-Prostitu%C3%A9es
)